FRISCO ART
Nigeria, 2020, 65x110 cm
Africa, 2021, 70x100cm
Myanmar, 2021, 125x70 cm
“C’est par la peau que l’on fera entrer la métaphysique dans les esprits”
A. Artaud
Francesco Ciancabilla, in arte Frisco,
nasco a Napoli nel 1959. Artista, traduttore, insegnante di lingue,
globetrotter.
Comincio a dipingere nel 1980, ‘imbrattando’ fotografie, fotocopie,
muri e tele, e riscuotendo immediato successo di pubblico e di critica.
Vicino per sensibilità ai primissimi graffitisti newyorkesi, ancora
sconosciuti in Europa, preferisco gli spray ma con una tecnica che
anticipa di 20 anni l’uso degli stencil: nel mio caso, l’uso di
mascherine non è propedeutico alla riproducibilità seriale delle opere,
poiché per creare le mie immagini uso nastro gommato, non
riutilizzabile una volta completato il lavoro.
Nel 1983 per una serie di disgraziate coincidenze (tra cui l'imperizia degli inquirenti e l’invidia di alcuni giovani artisti) verrò prima indiziato e alcuni anni dopo condannato per un infamante delitto per il
quale ho sempre rivendicato la mia totale estraneità: mi vedrò costretto a lasciare l’Italia ed iniziare una lunga latitanza che mi porterà dapprima in Brasile, poi in Argentina e infine in Spagna. I
primi anni continuo a dipingere e ad esporre, poi farò esperienze come grafico
editoriale, fotografo, manager di gruppi musicali, barman, insegnante
d’italiano.
Rientrerò in Italia nel 2011 per riprendere a dipingere.
Il mio lavoro è presente in numerose collezioni, private e pubbliche,
in Italia e all'estero.
Francesco Ciancabilla, aka Frisco,
was
born in Naples in 1959. Visual artist, translator,
language teacher and world traveler.
Frisco
started painting in 1980, “bedaubing” pictures, photocopies, walls,
canvases,
and fast obtaining a very favorable reception from both critics and
public.
Sharing the same artistic vision of the early New York graffiti artists
- yet
unknown in Europe - Frisco preferred spray paint to express his art. He
developed a technique for contemporary stenciling 20 years ahead of the
style
currently in use. However, since Frisco used masking tape, his work did
not
lend itself to serial reproducibility.
In
1983, some young artists’ envy and police ineptitude lead to his
indictment for
a crime to which he always pleaded not guilty. Three years later Frisco
was
compelled to leave the country and became a fugitive first in Brazil,
then in
Argentina and finally in Spain. During the first years on the run, he
continued
to paint, and then he worked as an editorial graphic designer, a
photographer,
a musical band promoter, a bartender, and an Italian teacher.
In
2011,
Frisco went back to Italy to resume painting.
Education:
Alma Mater Studiorum
University of Bologna, Italy: Semiotics and Communication (DAMS).
Gabriele D’Annunzio
University of Pescara, Italy: Foreign Languages.
Instituto Cervantes,
Spanish Ministry of Education, Madrid, Spain: DELE C2.
University for
Foreigners of Perugia, Italy: DITALS II
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Il sogno del soldato, 1985, 190x100cm